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Helios42

Indagini Difensive per gli Studi Legali

Con l’entrata in vigore della Legge n. 397 del 2000, si è consolidato in ambito penale il principio del "giusto processo", attribuendo anche alla Difesa il potere di condurre accertamenti autonomi finalizzati alla piena attuazione del contraddittorio. In questo contesto normativo, il Difensore assume un ruolo attivo nella ricerca di elementi probatori utili alla tutela del proprio assistito, contribuendo direttamente alla costruzione di una verità processuale più equa.

Il potere investigativo della Difesa

A differenza della Polizia Giudiziaria, che agisce di iniziativa o su delega del Pubblico Ministero  con attività finalizzate all’accertamento dei reati e alla raccolta di prove operando con poteri pienamente pubblicistici, le investigazioni difensive costituiscono un preziosissimo strumento autonomo a disposizione della difesa, disciplinato dagli articoli 391-bis e seguenti del Codice di procedura penale, potendo essere avviate dal difensore sin dalla formalizzazione dell’incarico da parte del cliente, con lo scopo di raccogliere elementi di prova a favore dell’indagato/imputato e della persona offesa costituitasi parte civile per la pretesa risarcitoria dei danni morali e patrimoniali conseguenti al fatto illecito.

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Naturalmente, gli atti difensivi non si sostituiscono a quelli tipici dell’Autorità inquirente, ponendosi tuttavia su un piano paritario, in attuazione del principio del contraddittorio, nel rispetto di specifiche regole formali e limiti sostanziali, soprattutto in materia di privacy e diritti fondamentali.

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Il soggetto autorizzato ad effettuare investigazioni difensive nell’ambito di un processo penale è quindi l’Avvocato, il quale può avvalersi dell’ausilio di professionisti dell'investigazione privata, purché in possesso di apposita Licenza del Prefetto, come disposto dell’art. 327 bis 3° comma c.p.p. 

Il supporto di Helios42 nelle indagini difensive

Le principali attività che H42 è autorizzata e abilitata a svolgere in questo ambito, in funzione della Licenza Investigativa Prefettizia e sempre con approccio multidisciplinare, includono:

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  • Assunzione di informazioni e dichiarazioni da persone informate sui fatti (art. 391-bis c.p.p.);

  • Sopralluoghi tecnici presso luoghi rilevanti per l’indagine (art. 391-sexies c.p.p.);

  • Ricerca e acquisizione di documentazione utile alla difesa, anche presso soggetti pubblici o privati (artt. 391-quater e 391-septies c.p.p.);

  • Raccolta di elementi di prova a favore dell’indagato o della persona offesa costituita parte civile, in ogni fase del procedimento;

  • Attività investigativa preventiva, da svolgere anche prima dell’instaurazione formale del processo (art. 391-nonies c.p.p.);

  • Ricerche patrimoniali e finanziarie a supporto della strategia difensiva;

  • Indagini su condotte illecite in ambito lavorativo (es. infedeltà professionale, violazioni contrattuali);

  • Verifiche testimoniali e riscontro dell'attendibilità di fonti dichiarative;

  • Analisi tecnica di dispositivi e ambienti in funzione di elementi probatori o indiziari.

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Il ruolo dell'Open Source Intelligence

Un ruolo sempre più centrale, anche per uno sviluppo efficace delle indagini difensive, è ricoperto oggi dall’attività di Open Source Intelligence (OSINT) che consente - attraverso l'uso di piattaforme informatiche all'avanguardia e approfondita attività di data analysis - di raccogliere, analizzare e incrociare informazioni da fonti aperte e pubblicamente accessibili (web, deep e dark web, social media, archivi e banche dati pubbliche, registri online, blog, forum, ecc.), rivelandosi uno strumento di indagine oggi indispensabile e ad alta efficacia, soprattutto nei casi in cui sia necessario individuare tracce digitali, ricostruire relazioni e verificare narrazioni.

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